domenica 4 marzo 2018

Focus on: Brazilian Jiu Jitsu

A grande richiesta mi accingo a scrivere un articolo riguardante il Brazilian Jiu Jitsu (da ora BJJ), anche se non nascondo di trovare un pò fastidiosa la modalità con cui questo "focus on" mi è stato richiesto.
La motivazione è piuttosto semplice: ho avuto la sensazione che qualcuno abbia preso il mio blog come una specie di teatrino in cui sparlare a prescindere di tutte le arti marziali, ma più di tutto ho avvertito un malcelato senso di frustrazione fastidio nei confronti di uno stile funzionale che ben poco ha a che spartire con le porcate cinesi di cui vado scrivendo da anni.
Nel primo caso chiariamo subito che il mio non è un blog di satira, non sono qui a scrivere male di tutto tanto per fare il bastian contrario, non è questo il senso; Nel secondo caso, beh, ragazzi fatevi un bell' esame di coscienza o semplicemente crescete un pò, che io la fase della frustrazione da arti marziali l' ho passata da svariati anni.
L' ho avuta, certo, quando praticavo AMT e qualche "stupido kickboxer" derideva la mia pratica o esaltava l' efficacia del suo allenamento, ovviamente tenendomi ben lontano da un confronto per dimostrare il contrario.
Senza parlare della fase Wing Chun, quando iniziava a fare furore qui da noi e sembrava che nessuna arte marziale potesse reggere il confronto, e quindi trovavo tutti questi praticanti novelli che mi sbeffeggiavano esaltando quanto le tecniche (ah no, "i princìpi" ahahh) da loro apprese fossero tanto più semplici, dirette e funzionali (ahahahahah!!!) rispetto alla mia pratica ancestrale di forme, prestabiliti e tecniche quadrate.

Tuttavia è certamente necessario fare alcune riflessioni anche riguardo al BJJ, perchè proprio in virtù della sua incontestabile efficacia qualcuno ha iniziato a farne un nuovo emblema dello stile definitivo.
E allora penso che per prima cosa sia fondamentale chiarire perchè non possa esistere uno stile definitivo.
La parola chiave è contestualizzazione.

Il BJJ è uno stile di lotta, che quindi non prevede nel suo studio l' allenamento di alcun colpo.
Niente armi, niente scenari di "difesa personale urbana", niente pugni, calci, scorregge o hadoken.
E sottolineamolo con forza, i corsi di BJJ "veri" sono molto orientati alla competizione sportiva, il che significa che lo stile di combattimento e le tecniche allenate hanno un palese obiettivo agonistico, per il regolamento specifico.
Quella roba con i punti e le regole che i patiti di AMT amano così tanto denigrare, nella loro convinzione che questo renda la loro pratica molto più letale. Oh oh oh.
Perciò mettetevi subito il cuore in pace, in NESSUN corso serio di BJJ frega niente a nessuno di studiare come difendersi da uno striker o da Jack lo Squartagole, non è proprio argomento.
A dirla tutta in qualunque corso serio di sport da combattimento nessuno si sogna di venirsene fuori con richieste del genere, tranne che nelle MMA che ricordiamolo sono solo un regolamento sportivo che a quel punto implica anche lo studio dello striking, e dell' autodifesa da rumeno spaca botilia ancora non frega a nessuno.
Quindi non si parla più di BJJ puro, ma di Mixed Martial Arts.
MIXED.
MISTE, per i meno anglofoni. Questo è chiaro?

Oltretutto il BJJ si pratica in pigiama e cintura, il che ancora una volta implica tutta una serie di tecniche ed evoluzioni che non hanno niente a che vedere con il vostro abbigliamento quotidiano, nè la famigerata strada che tanto amate descrivere cosparsa di punte velenose.
Aggiungiamo infine il fatto che il BJJ si focalizzi sulla lotta a terra, e questa lotta per sua stessa definizione può durare minuti prima che uno dei contendenti riesca ad applicare una leva da contorsionista.

Detta così sembra quindi che questo BJJ sia una ciofeca buona solo per vincere medagliette o stando alle regole del gioco, ma è proprio così?
Beh, torniamo un pò indietro nel tempo, nel nostro tempo.
Fino ad una quindicina di anni fa sia che tu praticassi AMT o SdC esisteva una specie di assunto per cui o imparavi a tirare pugni e calci, o imparavi a proiettare l' avversario e immobilizzarlo in fretta.
La lotta veniva perlopiù snobbata, diciamo che se dicevi di praticare arti marziali la gente si aspettava che tu facessi qualche pirlata cinese con piroette e calci volanti; Non considerava nemmeno arti marziali cose come il Judo o la Greco Romana.
Gli stessi praticanti di Jujutsu o qualsiasi altra AMT che contemplasse leve articolari non si sognavano di portare un combattimento a terra e proseguirlo lì.
Al massimo ci si arrivava, per starci il meno possibile.
I successi di Gracie nei primi UFC hanno portato alla ribalta il BJJ dimostrando alle masse quanto questa strategia e relativa specializzazione mandasse in crisi la concezione stessa del combattimento libero così come lo si intendeva generalmente.
Perchè, diavolo, funziona davvero e questo è un fatto incontestabile.
Schiere di praticanti hanno potuto dimostrare in tutto il mondo, in tutte le condizioni, in tutti i contesti come la lotta a terra sia un campo in cui con le giuste competenze si possa davvero avere un vantaggio enorme, colmando il gap fisico molto più di altri stili (soprattutto delle stronzate cinesi tutta teoria).
E quindi sì, il BJJ è senza ombra di dubbio uno stile di combattimento funzionale che mantiene quel che promette.

Però.
A questo punto è doveroso iniziare a mettere i puntini sulle "i" e capire tutto il corollario che sta dietro a questa efficacia, dopodichè parlerò anche di quelle cose che a me sembrano ovvie ma a quanto pare non lo sono e rendono il BJJ tutto meno che "completo" nella concezione del termine che più vi sta a cuore.
Prima di tutto chiariamo bene un concetto: come qualsiasi e dico QUALSIASI altra arte marziale, la storiella del debole che vince il forte o delle tecniche che non richiedano forza sono una palla colossale.
Certo, il BJJ è uno stile molto tecnico, a volte persino troppo, e in cui l' applicazione delle tecniche senza usare la forza sia uno degli obiettivi chiave visto che un combattimento può durare a lungo: tuttavia c'è una ragione se i Jiujiteri siano tendenzialmente robusti e ben allenati, altro che cinesine rachitiche.
Lottare è qualcosa che richiede forza, e la forza fa la differenza eccome nell' esito di un incontro.

Secondo, come in tutti gli stili funzionali al combattimento nel BJJ si "fa", non si racconta.
Ci si allena seriamente e pesantemente, e lo sparring libero è pane quotidiano. Le tecniche vengono provate regolarmente contro gente che oppone resistenza, e questo significa che alcune tecniche riescano solo ad alcuni, altre vengano adattate, altre escano una volta si ed una no, altre te le puoi pure inventare al momento: è tutta esperienza pratica.
Questa metodologia è all' esatto opposto di quanto si faccia nelle AMT, Jujutsu compreso, in cui anche la stessa tipologia di leva non viene praticata nelle stesse condizioni e questo crea un gap di esperienza non paragonabile.
La conseguenza è che mediamente, un praticante assiduo di BJJ abbia ben più esperienza "pratica" di un praticante assiduo di AMT, soprattutto nel momento in cui lo porta in un campo a lui ignoto.
Per dirla tutta, una cintura nera di BJJ ha letteralmente migliaia di ore di combattimento reale e competizioni alle spalle quando una cintura nera di CinCiaoChon spesso e volentieri non ha mai nemmeno dato uno sberlone.

Aggiungiamo il fatto che, come già accennato, la stragrande maggioranza della gente non abbia la più pallida idea di cosa sia la lotta a terra, non l' ha mai proprio concepita e di conseguenza una volta portata lì è preda di facili finalizzazioni.
Ho già discusso di questo nei commenti ma riporto il concetto: la gente ha più o meno idea di come tirare un pugno o un calcio, per quanto disordinato, e questo fin da prima che le arti marziali venissero allenate nelle palestre italiane.
In ogni paese fin da quando i nostri genitori andavano in balera, la gente "faceva a pugni", non di rado anche in malo modo, e nessuno di loro allenava alcunchè.
Dico questo perchè qualcuno ha giustamente sollevato il dubbio che in un contesto libero un Jiujitero non porterebbe a terra un avversario libero di colpire, ricevendo una gragnuola di colpi micidiali... Tutto teoricamente corretto, se non fosse che per l' appunto non ci vogliano conoscenze esagerate di striking per poter gestire quanto basta uno scambio per poi chiudere la distanza, tant'è che il clinch è una costante anche in qualsiasi sport di striking.
Ma che ve lo dico a fare, andate e provate, perchè ho letto di gente che credeva davvero che un Jiujitero sia un' automa che sappia solo lanciarsi in avanti mirando alle gambe.
Beh, vi stupirà sapere che nel BJJ si studia anche la lotta in piedi e proprio come nel Judo o nella Greco Romana spesso basta una proiezione per terminare lo scontro, altrochè.
Insomma, se finire KO per un colpo ben assestato è assolutamente possibile, resta dimostrato quanto una volta chiusa la distanza chi abbia competenze specifiche continui ad avere un grosso vantaggio.
(Ehi.. psst... vantaggio... non ho detto che vinca sempre, nè che saper boxare o calciare non conti nulla... se sei un Nak Muay e arrivi al clinch, hai anche tu un vantaggio; Se sei un ciccione e cadi sopra il jiujitero, hai anche tu un vantaggio; E soprattutto se sei un riccio non riescono nemmeno a prenderti e lottare!).

Veniamo però a quello che non si dice abbastanza riguardo al BJJ, anche se onestamente è qualcosa di talmente scontato che mi stupisco di doverlo riportare per davvero, cosa che invece amano fare i maestroni di AMT nel loro tentativo disperato di sentirsi ancora un pò guerrieri filosoficamente superiori.

Prima di tutto, di nuovo, il contesto.
Ho detto che il BJJ è uno stile funzionale, ed allenato propriamente come sport da combattimento, quindi se state pensando alla sua applicazione in ambito autodifesa, vanno fatte tutte le dovute esclusioni: niente tatami, niente punteggi o tecniche volte a guadagnare punti, niente Gi che permette N tecniche, niente combattimento dichiarato.
Insomma va da sè che se siete in ciabatte davanti alla tv ed entrano due nigeriani pronti a fare snu-snu, il bagaglio tecnico del BJJ utilizzabile cambi non poco, deviando verso il grappling...
Certo, io continuo a chiedermi chi sia così volutamente tordo da pensare che le arti marziali debbano rispondere a questa situazione, o perchè non si pongano le stesse domande verso il pugilato, la Thai o qualche improbabile AMT "adatta a tutti da 0 a 90 anni, ottima per l' autodifesa"... ma va beh.
Tutte le arti marziali forniscono degli strumenti, delle competenze relative al combattimento corpo a corpo, con più o meno efficacia, in contesti più o meno riconducibili alla realtà.
L' uso che se ne faccia in mille situazioni diverse dipende da molti altri fattori.

Resta comunque chiaro come il principio di combattere al suolo non sia sempre applicabile, e di certo non è il caso di rimanerci a gigioneggiare tanto per fare.
Ma che ve lo dico a fare (e due), dico solo che la prima volta che ho fatto sparring di BJJ senza avere competenze finivo finalizzato ogni 5-10 secondi, e non scherzo...
Ho messo quei numeri perchè ora aspetto divertito il commento di qualche fenomeno che dirà che con il Cin Ciun, il Karate Porkushin, lo Yoga Kombat o il Tai Chi lui si addestri ad ammazzare i gorilla in 1 secondo :)

Qualcuno giustamente tornerà a parlare degli ormai mitologici amici dell' avversario che arriveranno in trecento dal nulla per prenderti a calci mentre stai a terra.
Beh, infatti nessuna, lo riscrivo: NESSUNA, arte marziale fornisce gli strumenti per difendersi da più aggressori, è solo una questione di buonsenso il non starsene a terra...
A me preoccupa più il fatto che tu non abbia mai amici.
Get a life, e se vuoi posso fornirti un numero da chiamare, a volte anche solo parlare fa bene.

Detto questo resta comunque il fatto che molte delle tecniche di BJJ siano tutt' altro che facili da applicare, alla fine una buona parte del repertorio sono tecnicismi molto validi per lotte prolungate contro altrettanti praticanti di BJJ ma rischiano di non essere applicabili senza tatami, Gi e con la possibilità di colpire.
Ma ribadisco il concetto, il BJJ non tratta di autodifesa in modo specifico e a nessuno gliene importa di questo.
Penso sia importante dire una verità: il BJJ non è per tutti, e soprattutto non aiuterà nessuna ragazzina fashion a difendersi da uno stupratore.
Non veniamocene fuori con racconti di come la pluricampionessa universale (con nel corpo più testosterone di un elefante in musth) ci sia riuscita, o peggio ancora di come l' amica della figlia del vicino abbia impaurito quattro dodicenni facendo una leva al Bimbo Gigi...
Le ragazzine di 40 kg continueranno ad essere stuprate ed ammazzate, non c'è stile che tenga, soprattutto se sono cinesizzate nella testa.
Nessuno stile di combattimento serio può essere allenato da tutti con gli stessi risultati, l' allenamento richiesto è pesante e serve una costanza che pochi riescono ad avere, certamente non puoi praticare ad alti ritmi per tutta la vita.
Il BJJ richiede una fisicità non indifferente, per alcune persone risulta semplicemente impossibile a livello fisico l' applicazione delle sue tecniche e qualsiasi istruttore vi racconti il contrario sta solo facendo propaganda.

Ma onestamente non trovo nel BJJ molti più difetti di quanti se ne possano trovare in altri stili funzionali, che si occupano del loro in modo specializzato e globalmente forniscono una competenza di combattimento spesso più che sufficiente per affrontare altri contesti, cosa che curiosamente non fanno le AMT pur nelle loro roboanti dichiarazioni di eterogeneità.
Il BJJ non nasce per risolvere il problema del corpo a corpo evitando a prescindere lo striking, è semplicemente uno stile di lotta, e chi voglia completare le proprie competenze può farlo benissimo (e in genere, lo fa), sia in ambito striking che di difesa personale specifica.

Non è certamente uno stile completo, nè ci si aspetta che lo sia (sebbene con il solo BJJ si possano risolvere ugualmente un sacco di situazioni).
Se volete l' arte marziale "completa", cercate nei volantini di AMT: lì vi racconteranno tutto quello che volete sentirvi dire.


22 commenti:

  1. Grazie per l'articolo, molto chiaro...
    Aggiungo solo che ho la sensazione che ai giorni nostri a criticare non siano tanto i praticanti delle AMT e delle loro "arti complete" che stanno pian piano scomparendo, ma quelli del Krav Maga che a volte non si definiscono artisti marziali e cmq i più completi (nel senso che fanno quello "che serve", perchè è inutile girarci intorno, la stragrande maggioranza di chi fa arti marziali lo fa "per saper menare se serve") e i più mortali...

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    1. Cosa abbiano da criticare i Crab Magri non lo so proprio, ma ho idea che si rientri pienamente nel gioco del celodurismo che perde notoriamente di vista le contestualizzazioni: il BJJ è uno stile di LOTTA, la boxe è uno stile di STRIKING, il Tai Chi è uno stile di ginnastica per anziani... ma perchè si deve pensare per forza che tutti siano interessati a sta dannata autodifesa?
      In realtà la tua osservazione merita un approfondimento, farò un post dedicato.
      Io non sono d' accordo con quella motivazione.

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    2. Mettiamola così: le persone si iscrivono ad un corso di AMT o Sdc, e una grossa parte di questi poi lascia dopo un tot tempo perchè si stufa, non è soddisfatta del maestro, o qualsiasi altra ragione...
      Questi sono quelli che si iscrivevano "solo per"...
      Poi, i pochi che restano trovano pure altri valori e li coltivano nel tempo continuando la propria arte (ma i "solo per" stanno pure qui, cmq)
      Io ho fatto una divisione netta certo, magari le cose in realtà sono un pò più sfumate, ma l'andazzo generale mi pare decisamente quello
      Si, sarebbe interessante una tua opinione, spero tu ne faccia un post appena puoi

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    3. Credo che faccia parte del percorso di ogni persona, non ci vedo niente di strano. Non vedo niente di strano nel vedere un praticante di bjj avere la meglio in poco tempo con un principiante, a terra tutti ci muoviamo male e il bjj ha fatto di questo un principio cardine. Da come scrivete sembra emergere che la maggiorparte della gente che frequenta le palestre di AMT e SDC sia analfabeta funzionale (marzialmente parlando) e soprattutto che non esistano i gusti personali verso particolari stili. A parte gli scherzi, ognuno di noi deve compiere le proprie esperienze, ognuno di noi è diverso. Sarebbe bello e mi rivolgo al "padrone" del blog, approfondire proprio l'aspetto di chi frequenta le palestre a seconda dell'arte che sceglie, so che lo affronti spesso in ogni post ma farne uno che li racchiude sarebbe divertente. Parlando personalmente, io sono partito a 15 anni in piena moda winciun, dalla quale mi sono staccato presto perchè avevo intuito che qualcosa non andava (nonostante i "principi cardine" uno più grosso di me mi menava a sangue), causa studi ho ripreso sul finire dei 20 anni con jujitsu tradizionale e aikido. Ora penso di passare al judo ma non rinnego nulla di quello che ho praticato e pratico. Non mi ritengo "frodato" o peggio, in fondo quello che cerco non è menare il rapinatore di turno per strada o sedare le risse nelle discoteche. Nemmeno voglio vincere le competizioni mondiali, olimpiadi o tenkaichi budokai. Voglio solo una pratica sana, che mi mantenga in forma, che non sia né blanda né esagerata né "finta", da questo punto di vista mi rispecchio molto in quello che diceva Kano. Sono un caso particolare?

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  2. stupendo articolo e devo dire che mi trovo d'accordo su tutto l'unica cosa che dico e che molti maestroni di ATM non sanno cose veramente la lotta a terra e pensano di saperla evitare con metodi che dire che sono inutili e dire poco tipo quello che se uno ti proietta con una tecnica di lotta ti devi aggrappare a lui cosi lo trascini a terra

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  3. Però c'è da dire che non tutte le scuole di BJJ hanno un'orientamento puramente sportivo.
    Una minoranza (ad esempio quelle dei circuito Gracie Academy) tratta anche, in aggiunta alle tecniche e alle strategie da competizione, il come adattare e applicare il BJJ nel modo più efficace possibile contro un'avversario non allenato o uno striker digiuno di grappling in un contesto di combattimento libero (cioè in soldoni in un contesto ipotetico da "rissa da strada" che però si mantiene 1 vs 1 e senza armi, stile ragazzini che si danno appuntamento al parco dopo scuola).
    In questi addestramenti viene posta molta enfasi sul come regolare e gestire la distanza, sia in piedi che nelle varie posizioni al suolo, per non trovarsi mai in una situazione nella quale è possibile subire colpi forti e dannosi.
    Ovviamente anche queste tecniche vengono testate e praticate in modo funzionale e realistico, facendo sparring contro un avversario non collaborativo.
    Quale è il tuo parere in merito?

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    1. Beh, credo che nel momento in cui si abbia a disposizione tempo e tecniche comprovate e dimostrabili, questo genere di studio abbia senso, ma ovviamente per un target specifico di utenza.
      Personalmente non ho mai visto un jiujitero chiedere di allenarsi per questo tipo di contesto, naturalmente non vuol dire che non possa interessare, ma di solito vedo gente interessata a competere e basta.

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    2. in Italia comunque non ho mai visto/non conosco palestre improntate in questo modo, ma ad esempio negli USA sono una prassi relativamente comune.
      Poi come ben dici se frequentare una scuola con un curriculum puramente sportivo o una che tratta nello specifico anche la parte di difesa in scazzottate con gente random dipende dalle preferenze del praticante. Comunque se può interessarti ti lascio un video che, almeno a mio avviso, esprime piuttosto bene la differenza tra i due modi di allenare e concepire il BJJ. https://www.youtube.com/watch?v=n0Eo74qbDww&t=97s

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  4. Ciao arte,
    Un'Articolo interessante come sempre.
    Ti volevo chiedere quale pensi che sia lo stile di lotta più completo tra judo e Bjj. Infatti nel bjj ci si concentra sulla lotta a terra, mentre nel judo ci si focalizza anche sulla lotta in piedi. In un contesto reale quale ritieni che sia più utile?
    Io credo che saper atterrare un avversario e poi procedere con le finalizzazioni sia più importante di saper lottare a terra, che alla fine non avviene così spesso proprio perché se uno finisce a terra in uno scontro probabilmente è k. O.

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    1. Ciao, prima di tutto ti faccio una domanda, perchè ti chiedi (e mi chiedi) quale sia lo stile "più completo"?
      Questa domanda è talmente ricorrente che penso stia diventando un "problema" della gente di oggi.
      Questa ricerca della cosa più completa, più assoluta, più efficace... Secondo me è un errore e soprattutto continuiamo a dimenticarci della contestualizzazione.
      Non so, è come chiedere se sia meglio una pistola, un fucile o un arco, non so se mi spiego.
      Provo a dare per assunto che per contesto reale tu intenda l' autodifesa (fermo restando che prendere le botte sul ring sia tutto meno che falso).
      Beh, se hai mai visto un match di BJJ saprai che si parte in piedi, niente più niente meno che in qualsiasi altro stile di lotta, e si proietta eccome, niente più niente meno che nel Judo, dove ovviamente la cosa è più specializzata in quanto specifica del REGOLAMENTO SPORTIVO...
      Pensi che un Jiujitero proietti o porti a terra la gente per... stare mezzora a lottare?
      Attenzione perchè il BJJ NON E' "lottare a terra"; E', al pari di tutte le altre arti marziali, neutralizzare un avversario nel modo più veloce ed efficace possibile.
      Se questo avviene al primo cazzotto, bon.
      Se avviene alla prima proiezione, bon.
      Se avviene alla prima finalizzazione, bon.
      Se però la cosa è più lunga e complicata del previsto, ecco che entrano in gioco tutte le specializzazioni e tecniche specifiche, appresi in sparring e match.
      Cosa che come continuo a dire nelle AMT si continua a tralasciare, nella convinzione che le combinazioni apprese siano sempre definitive entro il primo secondo.

      Attenzione anche a non entrare nel circolo vizioso delle tecniche/strategie legate strettamente allo stile.
      Uno può fare muay thay, proiettare e finalizzare un tizio e non per questo dire in giro di fare judo, bjj, sanda o cinciuncion.
      Cavolo ragazzi, "ha proiettato e finalizzato un tipo".
      Fine del discorso.
      Occhio che col gioco delle definizioni ci si riempiono i forum di gigioni perditempo...

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    2. omioddio, ho scritto "muay thaY".
      Shame on me.

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    3. Mi sono guardato delle video-lezioni di Rener Gracie su You Tube, personaggio oltre che competente (data la famiglia) anche molto simpatico - ce ne fossero in Italia di maestri così - vabbè.
      L'unico "appunto" che mi sento di fare al bjj in generale riguarda la questione obiettivi. Mi sembra che negli anni abbia perso la connotazione di arte marziale per diventare solamente SDC. Di solito, chi pratica una arte marziale non ha come primo pensiero l'ottenere punti ma (tolta l'ipocrisia) acquisire nozioni di difesa personale. Non sto a fare i pipponi che hai già scritto parecchie volte al riguardo e che condivido però, giusto per restare in tema dei video che ti dicevo, Rener dice parecchie cose che in un contesto sportivo hanno senso ma nella difesa personale ...no.
      Ad esempio, il fatto che quando ti sei avvicinato tanto da attaccarti allo sterno di un avversario sei "al sicuro", oppure stessa cosa a terra in alcune posizioni che secondo lui sono di totale controllo, ignorando la pericolosità dell'arrivarci (e la difficoltà di farlo nella confusione di pugni) se uno ti vuole far male a maggior ragione lo farà a contatto o a terra, in stomp kick. Forse per questa ragione l'anonimo di prima voleva chiederti se il Judo è più completo, non tanto per il fatto del fare cose diverse ma il cercare di farle in più contesti. Mi dirai: anche il bjj ha questo scopo! Per me... ni. E' vero in un match entrambi potrebbero terminare lo scontro nello stesso tempo e con le stesse tecniche ma nel Judo il fatto dell'allenare il controllo anche in piedi (diciamocela tutta, il bjj usa le proiezioni per andare a terra e non sono certo una sessantina di varianti come nel Judo), se ti trovi in un contesto dove però a terra non ci puoi andare nel Judo "forse" hai più capacità di reagire riuscendo a terminare lo scontro sbilanciandolo ma non per questo obbligandoti a finalizzarlo a terra. Ovviamente imho.

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  5. Grazie mille per l'approfondimento.
    Ah, nel caso ti volessi fare due risate ti allego questo video scandaloso:https://youtu.be/4XmRM0Qqj8k

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  6. Dici che anche con il BJJ non credi che una ragazza possa riuscire a difendersi da un uomo per limiti fisici, eppure nel grappling non è poi così raro vedere ragazze riuscire a battere uomini anche nettamente superiori dal punto di vista fisico. è vero che in una situazione di aggressione reale le variabili sono innumerevoli (in primis ovviamente la possibilità di colpire, senza scomodare cose come armi e avversari multipli contro le quali non c'è arte marziale che tenga) e che il BJJ non dà certo la garanzia di cavarsela, ma secondo me sottovaluti quanto sia realmente efficace per tenere testa ad un avversario anche enormemente più grosso e forte.

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    1. Dai siamo seri, un pugno in faccia ad una donna e la ammazzi, ammazzeresti anche un uomo se dato molto bene, una donna purtroppo è fisicamente svantaggiata c'è poco da dire.
      Detto questo rispondo ad Arte per quanto riguarda il dire sempre "arte completa", secondo me perchè non si vuole perdere tempo, cerchiamo un qualcosa che possa servirci di più, nel senso ingenuamente "faccio 50% sparring, 50% tecniche, almeno ho 50 possibilità su cento di cavarmela rispetto ad un kunfutaro". Comunque, il bjj è una AMT, ormai ha i suoni annetti e le sue tecniche pure lui.

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    2. *Enormemente più grosso e forte? Mah, se lo dici tu...

      *Cosa vuol dire che il BJJ sia un' AMT? Direi proprio di no, non è mica una questione di età. Probabilmente la nostra definizione di AMT è diversa, adesso non ho tempo di star qui a rispiegarla, penso sia scritto nel primo post del blog.

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    3. -Non dico mica che non sia fisicamente svantaggiata, ma che con le giuste competenze può colmare lo svantaggio fisico (il che non vuol dire che necessariamente riesce a cavarsela, ma nemmeno che è impotente e spacciata)
      è vero che con un cazzotto che va bene a segno un uomo la ammazza una donna, ma allo stesso modo posso dirti che una donna esperta nel BJJ con uno strangolamento quale una Rear Naked Choke lo ammazza ad uomo che non sa come difendersi la schiena.

      -Bè, non è che lo dico io così a caso, l'ho visto accadere in prima persona una marea volte.
      Poi certo, la mia parola non è dimostrabile e lascia il tempo che trova, ma anche sul web si possono vedere centinaia di esempi di casi dove il BJJ viene usato con successo per colmare enormi gap fisici, sia in match di grappling che in contesti dove lo striking è consentito come ad esempio le vecchie sfide di vale tudo, non è affatto una dinamica rara.
      Poi ovviamente ci sono limiti fisici estremi insormontabili, una ragazzina per quanto tecnicamente dotata non batterà mai uno come The Mountain, ma quello tra una donna normale e un uomo normale è un gap fisico colmabile.

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  7. Praticando Judo, secondo me al contrario di quello che pensano tanti il BJJ mi sembra addirittura più adatto per la difesa personale, almeno dai video che trovo in giro.
    La lotta in piedi è semplificata, veloce, come dovrebbe essere uno scontro "reale"... non si rimane tanto tempo a studiarsi aggrappandosi a vicenda.
    Ho visto che si studiano maggiormente proiezioni senza l'uso del gi, non ci sono limiti sulle leve di chiusura e si possono fare prese sotto la cintura (correggimi se sbaglio).
    Probabilmente la cattiva reputazione del bjj nel mondo DP è data dal fatto che 1. gli scontri (agonistici) durano molto di più rispetto al Judo 2. Il classico assunto "non si può portare a terra la gente per strada".
    L'ultimo punto si risolve facilmente, le proiezioni sono le stesse del padre Judo (nessuno vieta di studiarne tante) e se alleni molto le leve a terra le puoi applicare anche in piedi.
    Il primo punto invece non saprei dire: secondo te è pura questione di regole o è la pratica che spinge ad usare tanta tecnica? A terra non hai libertà di movimenti, in piedi se sei un armadio ti basta la sola forza fisica.
    Da me denigrano il bjj considerandolo grezzo e contrario ai princìpi di Kano...io preferisco criticare solo quello che conosco e sinceramente non la vedo così.

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    1. Mmm, io la vedo così:
      - gli sport lottatori che non prevedono colpi non devono e non possono essere valutati nel contesto dell' autodifesa così come sono; Vale lo stesso per gli sport di striking puro.
      - Detto questo, prima che torni qualcuno a rompere con la manfrina dello sport che è regolamentato, bla bla bla, chi compete ha idea di cosa sia uno scontro, sia che faccia BJJ o Judo.
      - Nel Judo è chiaro che la fase preparatoria duri molto di più, si vince proiettando e bloccando l' altro... Nel BJJ hanno modificato il regolamento SPORTIVO perché, al contrario, la gente ormai saltava completamente la fase in piedi sedendosi e chiamando guardia.
      In questo senso la declinazione sportiva del BJJ non c' entra un fico secco con il contesto di autodifesa, sono più che d' accordo.
      - Sì, nel BJJ si lavora anche senza il gi (no-gi appunto) oppure fai direttamente Grappling senza gi.
      Però per l' autodifesa sarebbe opportuno saper lottare sia "vestiti" che no, sempre per affrontare il contesto a 360°.
      - Dove hai letto che il BJJ abbia una cattiva reputazione per la DP?
      Al più è quello che dicono i fanatici di Krav Maga o Wing Chun... E ripeto, se uno giudica lo stile guardandone i match SPORTIVI gli do pure ragione.
      Probabilmente nella loro "apertura mentale" non sono in grado di discernere la validità delle tecniche da quello che si può/deve fare in un match SPORTIVO...
      (del resto è gente che pensa di strappare occhi, spolpare crani, sparare in testa a chiunque come se si fosse in guerra o in un paese cinese di 1000 anni fa...).
      - A terra hai UN' INFINITA' di libertà di movimento... se sai come muoverti!
      A dirla tutta è PROPRIO QUELLO il grande vantaggio della lotta a terra, ed il motivo per cui con il BJJ è REALMENTE possibile neutralizzare gente molto più grossa e pesante di te (ben al contrario che nel wing chun e cazzate cinesi annesse).
      Ma è una cosa che si capisce solo se si ha lottato per davvero, altrimenti capisco quanto sia difficile da capire.
      - Bah, denigrare il BJJ "perché contrario ai princìpi di Kano" è roba per i ridicoli fanatici delle Vere Arti Marziali©, tipicamente appassionati del Giappone più dei giapponesi stessi e che a me fanno tanto, ma tanto pena, li paragono a dei bimbiminchia che si vestono da Naruto per il Lucca Comics, l' età cerebrale è la stessa.
      Anche io ero così, poi sono cresciuto e ho iniziato ad essere pragmatico, non seguire religioni.
      Alla fine, che si voglia o no, sono tutte solo tecniche di combattimento...

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    2. Avendo un po' di tempo causa quarantena vorrei risponderti con un confronto a mio parere tra BJJ e Judo, un tuo commento sarebbe ben accetto.
      Pregi del Judo:
      - "E' realistico". Gli scontri sono simili ad uno scontro "reale", l'obiettivo è rendere inoffensivo l'avversario più velocemente possibile, facendo punti con proiezioni o immobilizzazioni/leve a terra.
      - "Impari a muoverti". Allena molto in piedi, il piano in cui si svolge di solito uno scontro fisico.
      Difetti del Judo:
      - "E' troppo sportivo". A causa della connotazione sportiva e regole molto restrittive negli anni, la parte legata a leve, bloccaggi e tecniche sotto la cintura sono illegali quindi non vengono né allenate e spesso nemmeno viste, limitandosi ai kata. Per colmare questo gap servirebbe praticare assieme al Judo anche DP (o jujitsu tradizionale).
      - "E' difficile". Curva di apprendimento altissima all'inizio che può far scoraggiare molti, ad esempio in uno scontro di pari cintura (bianca o gialla) è difficile averla vinta contro un avversario che ha stazza e forza fisica molto superiore. Diversissimo è l'esito se avviene con una cintura nera perché l'esperienza conta tantissimo nel Judo.
      Pregi del BJJ:
      - "E' più alla portata di tutti", ha una curva di apprendimento minore, a detta di molti.
      - "E' efficace", nel breve periodo mette alla pari atleti di cinture diverse, uno può avere una stazza e forza enorme ma a terra essere come gli altri.
      - "E' meno modificato", ha avuto il pregio di mantenere tecniche arcaiche del Judo degli inizi, leve, bloccaggi, prese sotto la cintura, non avrebbe bisogno di colmare lacune tecniche.
      Difetti del BJJ:
      - "Troppa lotta a terra", avrebbe bisogno di colmare il gap con la lotta in piedi, magari proprio facendo Judo.
      - "Troppo fighetto", sono gusti personali ma l'essere diventato di moda lo ha reso una pratica trendy, forse troppo... Ha influito molto anche la cultura brasiliana rendendolo più modaiolo rispetto al rigore giapponese.
      - "Le regole sono meno orientate alla DP", questo l'hai spiegato tu prima.

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  8. Ciao AM,
    c'è però una cosa che, da paperino, non ho ben capito...
    È vero che il clinch esiste in qualunque sport di striking, ma lo vedo sempre tra due atleti che in quanto tali li immagino preparati...
    Tu hai detto che non ci vogliono competenze esagerate per arrivarci e lo capisco tra due persone comuni, allora ci arrivi e il bjj dà grossi vantaggi a chi lo conosce...
    Ma queste "competenze generali" bastano al juijutero contro uno abituato a fare a pugni (e non alla lotta a terra) ?

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    1. Ciao,
      beh a me piace sempre invitare la gente a provare per valutare con le proprie esperienze personali: fermo restando che il footwork sia una componente essenziale dello striking,il fatto che chiudere la distanza più o meno volontariamente sia statisticamente molto probabile è un dato di fatto, ed è lì che le competenze specifiche fanno la differenza.
      Vedila così: riuscire a mantenere la distanza con il footwork e andare a segno con i propri colpi è statisticamente molto più difficile che chiudere la distanza "in qualche modo" e arrivare al contatto corpo a corpo, ed è lì che si entra nel campo specifico di allenamento degli stili di lotta o al limite della Muay Thai.
      Per spiegarmi meglio prenderei l' esempio del primo UFC, con Gracie che teneva una guardia non ortodossa e colpiva "senza competenza", ma poi li ha atterrati tutti.
      Trovi mille altri esempi video se vogliamo avere un termine di giudizio, ma io invito sempre a vedere cosa succeda al torneino di MMA del proprio paese dove per l' appunto la gente è preparata anche allo striking ma se decide di portarla sulla lotta è assai probabile che ci riesca prima di finire KO.

      Questa cosa di colpire mortalmente prima di finire in clinch è un caposaldo assoluto dei wingchuncosi e compagnia bella, ma si sa che mr. wong & C prendano sempre degli imbecilli a mimare improbabili assalti a testa bassa da cui si difenderebbe anche Bud Spencer con un ceffone.

      Sì, le competenze generali sono sufficienti al jiujitero, soprattutto se usa la strategia del Gracie che magari sembra codarda e un pò ridicola ma mi pare abbia funzionato più che bene.
      Per colpirti uno deve arrivare sotto, deve chiudere lui la distanza se mi spiego... e se non sa sprawlare magari ti prendi anche due o tre botte ma poi è fatta e si comincia a giocare ad un' altra cosa.

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